martedì 24 maggio 2016

Un film che è un Apocalisse


Oggi cambiamo argomento e torniamo a parlare di cinema, questa volta ci dedicheremo alla sesta pellicola dedicata ai mutanti Marvel, X-Men Apocalisse.
Terzo film della seconda trilogia dedicata al brand e sequel diretto di quel "giorni di un futuro passato" del 2014 che non era male.

La storia si svolge nel 1983, dieci anni dopo la fine del precedente capitolo. Il professor Xavier insieme ad Hank MacCoy hanno ri-aperto lo Xavier Institute per giovani dotati (e non pensate male come al solito).
Nel frattempo, nelle prime scene del film ambientate nell'antico Egitto ci viene mostrano il villain principale della pellicola, En Sabah Nur, meglio noto come Apocalisse, intento al rito di trasmigrazione della coscienza ad un nuovo corpo.

Per una serie di eventi che spoilerebbero la trama, vi dico solo che il ragazzone si risveglia nel 1983 pronto a conquistare il mondo, quale novità....

Veniamo al sodo dell'analisi. Questa terza pellicola dovrebbe, se vogliamo, chiudere il cerchio con i vari film dei mutanti Marvel, riportandoci quasi alla situazione vista nel primo X-Men con le oppurtune modifiche temporali, dettate proprio dall'azzeramento della continuity vista in "giorni di un futuro passato".

Se l'idea potrebbe essere interessante, viene gestita malino creando un film che, a livello di personaggi, è vuoto. Con questo capitolo vengono introdotti, o sarebbe meglio dire re-introdotti, alcuni dei più famosi mutanti degli archivi Marvel, peccato che non vengano minimamente caratterizzati.

Se avete visto il trailer sapete sicuramente che i quattro Cavalieri dell'Apocalisse che aiutano il risorto En Sabah Nur non sono altro che Ororo Munroe ovvero Tempesta,


Elizabeth "Betsy" Braddock meglio nota come Psylocke,



Warren Worthington III ovvero Angelo/Arcangelo


e Erik Lehnsherr cioè Magneto.


Escludendo però il signore del magnetismo che abbiamo conosciuto abbastanza bene negl altri film, gli altri tre li conosce il fan Marvel, sa chi sono, ma Bryan Singer (il regista) non si degna neanche di presentarli o nominarli. Sono tre tizi in costume con dei poteri, messi li a fare le belle statuine.

E poi guardiamoli bene, sembrano dei cosplayers usciti dall'ultima edizione di Lucca Comics, senza offesa per i cosplayers ovviamente.
La cosa che più mi fa storcere il naso è proprio l'inversione di idee dello stesso regista. Ricordate il primissimo X-Men dove, proprio per rendere più credibile il gruppo dei mutanti, usavano tutti delle uniformi in pelle? e ricordate lo scambio di battute tra Ciclope e Wolverine?

Woverine: Andate davvero in giro vestiti così?
Ciclope: Be', cosa preferiresti?! Una calzamaglia gialla?


Perchè adesso invece i costumi da cosplayers vanno bene? bah, misteri. Quello che volete però i film della Marvel studios hanno sempre cercato di dare ai personaggi delle uniformi simili a quelle del fumetto, però maggiormente credibili, adattate alla realtà, per quanto possibile.

Anche lo stesso Apocalisse ne esce con le ossa rotte se lo guardiamo dal punto di vista estetico.


Forse questa foto non rende, però nel film si vedeva bene il mascherone che gli avevano applicato addosso. Quasi quasi era più bella la Cosa del film dei Fantastici Quattro del 2005.




I villain quindi non convincono a livello visivo però, come dicevo prima, non convincono neanche a livello di caratterizzazione. Psylocke, Angelo e Tempesta sono praticamente i fidi cagnetti di Apocalisse e non fanno altro che seguirlo dovunque lui vada. Non hanno praticamente battute e combattono solo nella seconda metà della pellicola in pochissime scene. Capisco che il villain principale è En Sabah Nur, però si doveva dare maggior risalto anche ai quattro cavalieri che lo accompagnano, vista la loro importanza. Tra l'altro sono abbastanza banali anche i motivi per cui i quattro si alleano all'egiziano, visto che lo faranno esclusivamente per brama di potere.

Tra le file dei buoni vediamo la genesi del personaggio meno amato degli uomini X, ovvero Scott Summers, meglio noto come Ciclope.


Devo essere sincero, lui è uno dei "nuovi" personaggi meglio gestiti all'interno della pellicola insieme a Kurt Wagner/Nightcrawler, anche se il suo aspetto ricorda molto uno di quegli emo che andavano di moda qualche anno fa.


Ah Kurt, ha chiamato Micheal Jackson.... dice che vorrebbe indietro la sua giacca di Thriller.


E poi tra le "vecchie nuove" conoscenze c'è anche Jean Grey


che, come diceva anche il Dottor Manhattan, è praticamente Boy George in versione femminile.




Nella scuola di Xavier si intravedono anche altri noti studenti. Da "figlio" degli X-Men della serie degli anni '90 ho riconosciuto Jubilee,


ma il suo contributo alla storia è nullo.

Invece delle vecchie glorie ritroviamo Hank MacCoy/Bestia, abbastanza trascurabile come personaggio e Raven/Mystica, forse l'unica veramente con un po' di spessore. Poi ovviamente gli eterni amici/nemici Charles Xavier, abbastanza valido nel complesso, e il già citato Magneto che però perde colpi mano a mano che la pellicola prosegue.

Però siamo onesti, il migliore di tutta la combriccola resta lui, Pietro Maximoff/Quicksilver.


E' inutile negarlo, in quei tre minuti dove è protagonista indiscusso ruba la scena a tutti, c'è poco da fare. Per carità la scena in questione è molto simile alla sua comparsata in "Giorni di un futuro passato", però sticazzi se è divertente da vedere. Se lo analizziamo anche dal punto di vista di caratterizzazione è sicuramente uno dei meglio gestiti e ha delle ragioni plausibili per unirsi alla lotta.

Veniamo alla gestione del film. La trama è molto molto lineare e non ci sono colpi di scena, ma tutto scorre con coerenza all'interno del film. Se però l'osservatore attento lo valuta nell'insieme della trilogia, i problemi di sceneggiatura vengono fuori, e sono parecchio evidenti.

Ma qui possiamo entrare nello

<SPOILER>


</SPOILER>

Oltre ai problemi di incoerenza di sceneggiatura ci sono altre due cose che fanno perdere punti alla pellicola, ovvero la già citata assenza di caratterizzazione del 95% dei personaggi e gli effetti speciali.
Perché gli effetti speciali direte voi, visto che sono la base di un action movie sui supereroi? ma perché sono fatti male, per non dire di merda in certi punti, dove si vede distante un chilometro i modelli poligonali.
E poi sono troppi e spesso a caso. La scena finale è un'accozzaglia di effetti speciali, come succedeva in "conflitto finale". Per poi sottolineare che dove servivano, ovvero nelle trasformazioni di Bestia e Mystica, non ci sono mai e ci vengono mostrate sempre le loro forme "umane".
Jennifer Lawrence è una bella figliola c'è poco da dire, la sua forma umana fa la sua figura in scena,


però essendo Mystica


mi sarei aspettato molte più mutazioni, come in "Giorni di un futuro passato", giusto per dire.
Singer avevi finito i soldi con gli "effettoni" della scena finale?

Poi continuo a non capire dove volesse parare Singer sottolineando più e più volte che buona parte delle loro mutazioni li facesse diventare blu. Era forse invidioso per aver diretto il film dei Puffi?


E poi mi fa ridere la battuta fatta da Scott e Jean uscendo da un cinema: "il terzo è sempre il peggiore", sfottendo tra le righe proprio quell'X-Men 3 che il buon Bryan Singer non ha diretto.
Sfotte sfotte ma lui ha fatto lo stesso, creando una battaglia finale che ha solo qualcosina di salvabile ma tanto, troppo, da buttare.

Ma quindi questo X-Men Apocalisse è un film osceno? no, ho visto di peggio. La storia si lascia seguire e personalmente non mi ha annoiato, ma manca la sostanza. Personaggi piatti, usciti per lo più da una fiera del fumetto, che rappresentano troppo poco la psicologia dei mutanti Marvel. Se "Giorni di un futuro passato", pur avendo qualche problema di coerenza di sceneggiatura, si era di fronte ad un film ben fatto sia dal lato della storia che della caratterizzazione dei personaggi (Xavier, Magneto, Wolverine e Mystica in primis), questo "Apocalisse" butta in vacca molto di quanto costruito fin'ora, creando una pellicola di due ore e mezza di quasi niente.

Peccato, sarebbe bastato poco per creare un film per lo meno sul livello dei due capitoli precedenti della trilogia.

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